Nel pomeriggio si parte da Montesinaro alla volta di Valdescola, c'è un po' di neve, ci siamo portati le ciaspole, ma non le useremo. Battere la pista non è molto agevole, ma con le ciaspole si rallenta troppo.
Dalle Crose in poi non ci sono più tracce, è tutto perfetto.
'U Spiet, alla confluenza tra Valdescola e Chiobbia |
Baite al Pinigrant |
Al Pinigrant |
Montesinaro (Zora) visto dalla pietraia dopo il Pinigrant |
Idem |
La cresta impressionante che divide il bacino della Chiobbia da quello del Cervo, sopra le Piane di Montesinaro |
In alto a destra Le Fontane, in basso le Fontane di sotto. |
Una notevolissima volta fatta di scaglie di pietra , a Le Bose. |
L'arrivo a Teggie Valdescola |
Tra i ruderi, riscaldati dal riverbero di un muro di pietra, ci concediamo un meritato spuntino. |
A sinistra le baite del Pianale. La slavina testimonia l'estrema ripidità dei luoghi. |
Iniziamo il ritorno, in lontananza, ma chiarissimo, il Selletto sopra Rosazza. |
La discesa tra gli abeti in cresta alla bella morena. |
La nota frana sulla morena, mai stabilizzata da cinquant'anni. |
Orme gentili di un capriolo |
Il Pian del Burun, appena raggiunto dall'ombra. |
L'attaversamento della Chiobbia all'altezza di Baruz. |
Montesinaro, visto dallo stesso punto |
Il cancelletto, con molla |
Montesinaro da Baruz |
Le Crose e Montesinaro. |
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