055 Baraggia di Candelo 12/1/14

Baraggia di Candelo, al tramonto incontriamo un gregge variopinto.
Note sulla baraggia: 
"La Baraggia è costituita da una serie di depositi alluvionali legati alla glaciazione di Mindel, cioè una delle più antiche tra quelle che hanno caratterizzato gli ultimi due milioni di anni di vita del Pianeta; tale glaciazione risale a 700-800 mila anni fa. L'alternarsi di fasi di sedimentazione legate a questa antica glaciazione ha prodotto anche il Baraggione, cioè una sorta di altopiano con ottima vista su buonaparte del biellese collinare e montano. Nei punti erosi si inota una tipica disposizione a strati del terreno. Le sabbie o le argille di diverso colore si alternano a ciottoli e ghiaie per notevole profondità. Il corso del Cervo ha messo a nudo tali strati per spessori fino a 20 metri circa. Il diverso colore degli strati non deriva da una diversa origine dei materiali depositati ma dalla diversa età e quindi dal diverso grado di alterazione. I depositi vengono definiti come alluvioni fluvioglaciali ciottolose grossolane, alterate in "ferretto tipico", a ciottoli profondamente alterati di colore rosso-bruno, con coperture loessiche. In pratica la "ferrettizzazione" è un processo chimico naturale che interessa i componenti ferrosi del suolo e dà al terreno una colorazione ocracea rendendolo poco permeabile. Il loess è invece una copertura sedimentaria molto fine di origine eolica di colore chiaro e copre una vasta superficie del Baraggione. Inoltre negli strati più profondi compaiono terreni del Pliocene ovvero sabbie e argille nelle tipiche colorazioni che vengono a volte messe a nudo alla base della Baraggia dall'erosione dei torrenti. In questi materiali risalenti a un periodo da 7 a 4 milioni di anni fa, quando la pianura era coperta dal mare, si trovano spesso fossili di animali acquatici di quel tempo. E' quanto è accaduto nel 1977, alla base del Baraggione, sulla riva desrra del Cervo, in località Bocca del Lupo, quando un evento alluvionale mise in luce un rilevante giacimento fossilifero. "




Dall'altipiano della baraggia verso Valdengo, in basso il Cervo.



Belati e lamenti di un gregge, ancora invisibile, che risale la scarpata. Poi arriva di carriera questo splendido esemplare di pastore biellese. E' il cane del pastore, non capisco perché giunga così da lontano.

... arriva e, attento alle pecore che intanto stanno comparendo, si ferma mezzo metro dietro me. Allungo una mano per un saluto e lui fa un salto indietro ringhiando. Mi aveva scambiato per il pastore!


Giovane coppia cittadina che tuttavia si ferma e si gode il momento del passaggio del gregge. La bellezza di un gregge è universale.





2 commenti:

Enrico Femca Rovigo ha detto...

Siete i miglioriiiii

Enrico Femca Rovigo ha detto...

Siete i miglioriiiii